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ELTRA News – Maggio 2017
# FOCUS ON
ETMA/EBMA: L’accoppiata vincente
Ogni sensore lineare incrementale a tecnologia magnetica, per rivelarsi efficiente, deve essere perfettamente allineato al suo nastro magnetico. Naturalmente, è valido anche il contrario: una banda magnetica di buona qualità può svolgere la sua funzione solo quando un trasduttore la percorre, misurando con precisione gli spostamenti. Ecco perché l’encoder ETMA e la banda magnetica EBMA, insieme, costituiscono l’accoppiata vincente. In un prodotto apparentemente più basico rispetto ad altri, sono i dettagli a fare la differenza: in particolare ETMA presenta un elevato livello di protezione (IP 67) ed è estremamente resistente a shock e vibrazioni, fattori che lo rendono la soluzione ideale, ad esempio, per macchine di lavorazione di marmo o legno e per sistemi automatizzati. Il dispositivo offre molteplici possibilità in termini di uscita elettronica per potere essere utilizzato su diversi tipi di interfaccia. Per lavorare in sinergia con questo trasduttore affidabile e performante, è stato progettato un nastro magnetico altrettanto valido: EBMA, la banda semplice da installare grazie al nastro biadesivo, disponibile sia pretagliata, sia in rotoli fino a 50 metri.
Il laboratorio test
La tecnologia ci è amica e “simpatica” finché funziona e ci semplifica la vita. Tutti noi, però, conosciamo bene anche la sensazione di stress e nervosismo che si prova quando una macchina s’inceppa e sembra volersi “ribellare” all’uomo… Noi di Eltra abbiamo molto a cuore la vostra serenità: per prevenire stress e arrabbiature dei clienti, infatti, i nostri prodotti vengono scrupolosamente “stressati” dal laboratorio test prima di ottenere il via libera per la produzione. Per essere ufficialmente “rilasciato”, un nuovo prodotto o piattaforma deve superare prove sulle quali non ammettiamo errori o anomalie: dalla compatibilità elettromagnetica ai cicli termici con diversi livelli di umidità, dalla resistenza a shock e vibrazioni ai test IP, fino alla “qualifica” che ne valuta il funzionamento del dispositivo in modo costante e prolungato, se necessario simulando anche condizioni di lavoro particolarmente estreme. Tutto questo per scongiurare “sorprese” a chi acquisterà un prodotto Eltra: il cliente è giustamente esigente, quindi noi per primi dobbiamo esserlo ancora di più con i nostri prodotti.
A pesca con il drone
La primavera ci porta a riscoprire il piacere delle attività all’aria aperta. Per ritrovare silenzio e tranquillità, non c’è niente di meglio di una giornata di pesca solitaria, in perfetta quiete. Ma se anche a pesca volete soddisfare la vostra incontenibile “passione tecnologica”, potete sempre portare con voi il più evoluto drone progettato specificamente per questa attività… Presentato al CES 2017 di Los Angeles lo scorso gennaio, PowerRay è un drone subacqueo per la ripresa dell’ambiente sottomarino, progettato per rendere smart le attività di pesca o per riprendere le immersioni o altre attività acquatiche. I primi modelli saranno disponibili sul mercato proprio dalla fine di maggio. Il drone funziona in modalità tethered (cioè collegato con un cavo per la trasmissione del video e dei comandi) ed è dotato di un fish finder, una specie di sonar che può aiutare ad individuare i banchi di pesci. Il drone si può utilizzare per la semplice osservazione della fauna acquatica oppure per pescare, grazie ad un sistema per il posizionamento di precisione della lenza. Forse la poesia del “Vecchio e il Mare” di Hemingway si è persa, ma i “nerd” della pesca saranno al settimo cielo!